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EASE e pilastro europeo diritti sociali

Effective Active Support to Employment: le competenze e la formazione al centro del piano d'azione UE

Il piano d’azione per l’attuazione del Pilastro Europeo sui diritti sociali, in cui l’EASE (Effective Active Support to Employment) mette le competenze e la formazione al centro della ripresa dell’occupazione, è stato presentato il 3 marzo 2021, a Bruxelles. Il Piano europeo per i diritti sociali, lanciato dalla Commissione Europea nel 2017 in occasione del vertice di Göteborg, contiene infatti 20 principi fondamentali da perseguire entro il 2030 dagli Stati Membri, in un’ottica di maggiore occupabilità, contrasto alla povertà e inclusione sociale. Il Piano Ue riconosce infatti Pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, Condizioni di lavoro eque, Protezione sociale e inclusione come i 3 pilastri fondamentali delle misure europee, che si vanno poi ad articolare in 20 principi cardine, tra cui istruzione, formazione e apprendimento permanente, parità di genere, occupazione flessibile e sicura, retribuzioni e work-life-balance, informazioni sulle condizioni di lavoro e sulla protezione in caso di licenziamento, ma anche sostegni al reddito e inclusione delle persone con disabilità o in stato di indigenza.

Misure EASE nel Pilastro Europeo dei diritti sociali

Le misure EASE, nel Pilastro Europeo dei diritti sociali, sono state presentate dalla Commissione Europea in concomitanza col Piano d'azione, col fine ultimo di creare posti di lavoro investendo sulla formazione continua e sulle nuove competenze personali, pensando soprattutto al futuro post-covid, in un momento di transizione professionale dai settori in declino a quelli in maggiore espansione. Con l'acronimo EASE si fa riferimento a un “Sostegno attivo ed efficace all'occupazione”, ossia a una serie di raccomandazioni e orientamenti rivolti agli Stati Membri per supportarli nella progettazione di misure strategiche volte all'occupazione post-pandemia, principalmente nel campo della green economy e del digitale. Sono richieste infatti, a tutti gli Stati, delle nuove strategie di azione che accompagnino gradualmente la transizione al green e al digitale, includendo giovani e categorie di lavoratori e aziende che più di tutti stanno soffrendo la mancanza di occupazione e la crisi economica. Incentivi all'assunzione in abbinamento alla formazione on-the-job (quindi sul campo) sono alla base delle misure introdotte dall' EASE nel Pilastro Europeo dei diritti sociali e nel suo piano di attuazione, in quanto ritenute molto efficaci in termini di occupabilità, soprattutto se sottoposte a un monitoraggio mirato e costante, in modo da favorire il mantenimento dei requisiti maggiormente richiesti in materia di occupazione. Nel piano EASE si parla, nella fattispecie, di:

  • Supporto all'imprenditoria, soprattutto a quelle piccole e medie imprese che si trovano a fronteggiare una forte carenza di competenze
  • Upskilling e reskilling, ossia sviluppo e riqualificazione delle competenze dei lavoratori e degli imprenditori attraverso piano di formazione finanziata dall'Ue
  • Sovvenzioni e crediti alle start-up, nonché progetti di formazione
  • Vantaggi per assunzioni delle donne
  • Vocational education and training (VET) programmes”, ossia l'istituzione di programmi che mixino abilità professionali e competenze basate sul lavoro, favorendo apprendistato e opportunità lavorative per i più giovani, le donne e le persone adulte: brevi corsi professionali allineati sulle nuove necessità del mondo del lavoro saranno a loro dedicati, per favorire flessibilità e ricollocazione anche in età più avanzata.

L' EASE, nel Pilastro europeo dei diritti sociali e nel piano d'azione presentato, prevede il finanziamento delle misure proposte attraverso i fondi europei per gli anni 2021-2027, ossia il Recovery Plan (nel quadro del pacchetto Ue post-covid), l'European Social Fund Plus (ESF+) e l'European Regional Development Fund (ERDF).

Obiettivi EASE nel Pilastro Europeo dei diritti sociali

Gli obiettivi delle misure europee EASE nel Pilastro Europeo dei diritti sociali e nel suo piano d'azione (entro il 2030) sono principalmente tre:

  1. che almeno il 78 % della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni abbia un lavoro;
  1. che almeno il 60 % degli adulti partecipi ogni anno ad attività di formazione;
  2. che il numero di persone a rischio povertà o esclusione sociale diminuisca di almeno 15 milioni.

Il Pilastro Europeo dei diritti sociali in 20 principi ...qui.

 

 

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